martedì 27 settembre 2016

“L’altro Crepax” al Wow Spazio Fumetto

Guido Crepax è stato uno dei maggiori protagonisti del fumetto italiano, e non solo per la creazione di Valentina. Questa volta è protagonista di “L’altro Crepax” – da sabato 15 ottobre a domenica 13 novembre 2016 al Wow Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano – un’esposizione davvero unica che per la prima volta porta al pubblico un aspetto meno noto della sua produzione: 60 tavole originali disegnate per illustrare le “Clinicommedie” pubblicate sulla rivista Tempo Medico dal 1965 al 1993. È sulle pagine di questa importante rivista scientifica che nascono tipi e silhouette di donna che saranno di ispirazione per le tante eroine dell’autore milanese e in cui è possibile rivivere alcuni decenni della nostra vita e del costume, seguendo l’evoluzione della figura del medico. La mostra è allestita fra l’altro con il contributo dell’Ordine dei Medici di Milano, la collaborazione dellagenzia Zadig e Archivio Crepax e la sponsorizzazione tecnica di Pixartprinting.

Non molti sanno (FdC se n'è occupato più volte) che, ancor prima di essere un autore di fumetti, Crepax è stato un illustratore: la sua collaborazione più duratura è senza dubbio quella con Tempo Medico: sua è la copertina del n.0 (15 novembre 1958), poi modificata per il n.1 (marzo 1959), così come quasi tutte fino alla seconda metà degli anni Ottanta, spesso dedicate a ritratti dei maggiori medici italiani, che ricevevano poi in dono il disegno originale. Nel gennaio 1965, pochi mesi prima della nascita di Valentina su linus n.4 di luglio, Crepax inizia a illustrare la rubrica “Circuito interno”, poi divenuta “Clinicommedie”, formata da vere e proprie tavole a fumetti dalla struttura sempre più moderna e animata dal caratteristico stile narrativo dell’autore: in ogni numero viene presentato un caso clinico sotto forma di dialogo tra un importante medico e i suoi assistenti, che sulla base dei sintomi presenti cercano di formulare una diagnosi corretta. Il lettore/medico può cercare di formularla insieme ai personaggi, e verificare poi di avere risposto correttamente. La rubrica è stata un appuntamento irrinunciabile per i lettori: Crepax illustra in tutto 356 casi, fino al dicembre 1993.

Una produzione poco conosciuta, poco vista e quasi mai ristampata, ma in cui lo stile personalissimo dell’autore è ben presente, con figure femminili che pur avvolte in austeri camici, hanno la medesima sensualità delle sue più celebri protagoniste. Ad affiancare le tavole saranno esposti i giornali da cui sono tratti, per mostrare al visitatore come venivano impaginati i disegni, permettergli di leggere la storia che illustravano e sfidarlo a risolvere l’enigma medico. Il percorso sarà completato da una piccola selezione delle copertine originali a colori per la rivista, divenute assai rare perché sparpagliate nelle case e negli studi di gran parte dei medici ritratti.

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