mercoledì 22 luglio 2015

Nello studio di Frank Miller

Come segnalato più volte, da qualche tempo le nuove possibilità offerte dal web e dalle riprese facilitate dai recenti device permettono di entrare quasi fisicamente nei luoghi dove tanti fumettisti creano le loro opere.

Un mese fa è stato il Wall Street Journal Magazine a mostrare una bella immagine (scattata da Brian W. Ferry, qui accanto) dallo studio di Frank Miller, con il suo tavolo da disegno “comprato 25 anni fa in un negozio di antiquariato”, pennelli acquistati “da ogni parte del mondo. Ognuno ha una particolarità diversa. I migliori li ho trovati in Giappone”, il celebre cappello nero con cui appare da anni in pubblico, un originale di Daredevil per la Marvel, il suo epocale graphic novel Ronin (“un libro molto importante. È la prima cosa che ho realizzato in totale indipendenza da qualsiasi supervisione editoriale. Per me è stata una vera svolta”), uno dei tanti premi Eisner e un’action figure del suo Cavaliere Oscuro, il disco Desire (1975) di Bob Dylan e perfino le scarpe preferite dal cartoonist (per i più feticisti, sono Converse Chuck Taylor All Star).

Altri dettagli nell’articolo originale qui.

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