venerdì 22 maggio 2015

Saul Steinberg in mostra a Milano

Da qualche giorno è aperta a Milano una mostra sulla straordinaria figura di Saul Steinberg (1914-1999) – di cui qui accanto vedete un disegno a inchiostro e acquarello su carta del 1951 – una tra le più importanti nel mondo dell’illustrazione del Novecento che da sempre interroga gli storici per la sua reticenza biografica, scalfita soltanto da un volume Adelphi sulla sua amicizia con Aldo Buzzi celebrata da un’altra mostra a Sondrio che termina domani.

La retrospettiva milanese allo Spazio Mostre “Guido Nardi” dell’ateneo meneghino è aperta fino al 29 maggio e percorre in particolare gli anni ambrosiani di Steinberg, rivisitando diversi aspetti del suo lavoro sulla metropoli, la sua architettura e gli spazi del vivere quotidiano. La mostra è curata da Ilaria Valente, Luigi Spinelli e Cassandra Cozza e contiene documenti originali dall’Archivio storico del Politecnico di Milano, dagli Archivi Domus e collezioni private, con riproduzioni di opere e disegni dalla Saul Steinberg Foundation di New York, dall’Archivio di Giovannino Guareschi a Roncole Verdi di Busseto (PR) e da altri archivi, fra cui quello della Triennale di Milano e Teche RAI, per l’intervista di Sergio Zavoli “Saul Steinberg: l’essenza totemica” a New York nel 1967 per il programma Incontri.

Steinberg, conosciuto in tutto il mondo per i suoi disegni sul settimanale New Yorker, ma ben noto anche per le sue sculture, collage e murales, nonché attento osservatore della vita e i paesaggi urbani, è stato studente della Facoltà di Architettura al Politecnico dal 1933 al 1940. Qui sotto, un intervento del grande illustratore Tullio Pericoli sulla figura di Steinberg al Politecnico:

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