domenica 8 marzo 2015

La donna nel fumetto italiano

Come noto (anche se forse non proprio a tutti), la Giornata Internazionale della Donna è stata istituita sulla spinta del partito socialista USA per ricordare (e richiedere dove non ci sono) i diritti civili e sociali inalienabili anche alle donne, superando discriminazioni e violenze in tutto il mondo e celebrata anche in Italia dal 1922.

In realtà il Bel Paese è uno fra i quattro centri di produzioni di fumetti del pianeta (accanto a Stati Uniti, Francia e Giappone) dove più i personaggi femminili hanno preso piede superando i soliti cliché, dalla figura di Eva Kant nel 1962, a Satanik nel 1964, a Valentina nel 1965... fino a Legs Weaver nel 1991 e Julia Kendall nel 1998, ma non soltanto.

Un veloce riassunto sul contributo del fumetto italiano al mezzo di comunicazione che più amiamo (e che, come ricordiamo spesso, è il primo linguaggio multimediale nella storia dell’umanità) lo si trova qui, ma in questi giorni va segnalato la bella mostra a ingresso libero allo WOW Spazio Fumetto di Milano sulle “Donne resistenti”: un omaggio a tutte le donne che, con coraggio e determinazione, percorrendo strade diverse, hanno partecipato alla lotta conclusasi 70 anni fa (ma mai finita...) per riconquistare la Libertà.

Nessun commento:

Posta un commento